Carissimi soci,
in questi lunghi mesi di Pandemia, il Santo Padre Francesco ha sempre rinnovato l’invito a pregare per tutti coloro che soffrono, particolarmente per chi sta vivendo, da vicino, l’insidia del contagio virale. Ricorderete che nel mese di Marzo, la Penitenzieria Apostolica, ex auctoritate Summi Pontificis, aveva promulgato a firma del Penitenziere Maggiore, il Card. Piacenza, un decreto di “Speciale Indulgenza” per l’epidemia in corso.
Una indulgenza plenaria, un necessario conforto volto a concedere ogni bene necessario alla nostra salvezza e santificazione. In questo tempo di emergenza, a seguito delle severe misure di restrizione adottate, tante persone nel mondo potrebbero trovarsi nell’impossibilità di ricevere il sacramento dell’Unzione degli infermi e del Viatico. Confidando nella Misericordia divina, in forza della comunione dei santi, viene dunque concessa al fedele l’Indulgenza plenaria in punto di morte, purché sia debitamente disposto e abbia recitato abitualmente durante la vita qualche preghiera.
Inoltre, lo stesso dono è garantito anche a tutti i fedeli affetti da Coronavirus. Si tratta di chiunque si trovi sottoposto a regime di quarantena, per disposizione dell’autorità sanitaria, negli ospedali o nelle proprie abitazioni, purché abbia l’animo distaccato dal peccato.
Il decreto indica ai malati di unirsi spiritualmente, se possibile attraverso i mezzi di comunicazione, alla celebrazione della Santa Messa o della Divina Liturgia, alla recita del Santo Rosario o ad altre forme di devozione. Viene domandata la recita del Credo, del
Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova con tanta fede, nella volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sia possibile. Nondimeno anche gli operatori sanitari, i familiari e quanti, si sono esposti al rischio di contagio, assistendo i malati di Coronavirus possono ottenere la stessa Indulgenza plenaria alle medesime condizioni.
Infine l’Indulgenza plenaria, in occasione dell’attuale epidemia mondiale, è garantita anche a quei fedeli che offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica, o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, o la recita del Santo Rosario o dell’Inno Akàthistos alla Madre di Dio, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, o dell’Ufficio della Paràklisis alla Madre di Dio o altre forme proprie delle rispettive tradizioni orientali di appartenenza, per implorare da Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé.
Accogliamo con gratitudine quanto disposto dall’autorità competente, affidandoci di tutto cuore al Signore. Cristo Regni!
(rimando ciascuno alla lettura integrale del Decreto del 19.03.2020).
Charvensod 12/11/2020 Il Presidente Nazionale A.I.Pa.S
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